Raffaele Rotondo

Storia di una vita da ingegnere con una testa da sognatore

ATTENZIONE: Quella che stai per leggere è la mia storia personale. È un po’ come il primo post di un blog di prima generazione. È la versione per chi è curioso di saperne un po’ di più.

Sto cercando di scoprire chi sono da diverso tempo.

Ci sto arrivando perché ogni giorno provo a capire un po’ di più di me stesso.

Recentemente per esempio mi sono imbattuto nel concetto di multipotenzialità, grazie ad alcuni spunti letti dal sito di Raffaele Gaito (guru del Growth Hacking born in Italy e Made in London) e dalle definizioni che ho letto poi online cercando la parola multipotenziale su Google.

Impossibile non leggere immediatamente il nome di Emilie Wapnick e guardare il suo ormai famoso Ted Talk del 2015 in cui racconta di sé e spiega il significato e le caratteristiche di essere multipotenziale.

Un po’ mi ci sono ritrovato. Senza la pretesa di definirmi Superman per carità, ma guardando indietro a ciò che ho fatto nella vita finora, a quante cose mi interessano e in un certo modo provo a mettere a frutto (in particolare aspetti relativi al mio campo lavorativo, quello della comunicazione), devo dire che forse faccio parte di quell’insieme fortunato di persone che dall’essere multipotenziale possono costruire il proprio percorso di vita professionale e, perché no, personale, traendone i vantaggi e forse pagandone anche qualche svantaggio.

Negli ultimi anni ho ricoperto molti ruoli. Faccio fatica a riassumere la mia figura in un solo concetto e vi spiego perché.

Da piccolo volevo fare o il poeta o il direttore d’orchestra.

A pensarci da grande mi viene da sorridere ma in realtà devo dire che in un certo senso sto provando a fare entrambe le cose.

Oggi conduco progetti di comunicazione, coordino persone (il direttore d’orchestra) e in ogni lavoro metto la mia creatività e le mie idee in ogni forma (il poeta).

Ma facciamo un passo indietro.

Sono nato professionalmente come programmatore di siti web (in un altro post magari vi racconterò di più della mia storia d’amore con i computer, nata nel 1993 all’età di 10 anni e mai finita), ho studiato tanti linguaggi e realizzato diverse decine di siti web con ogni mezzo e tecnologia.

Sono stato uno dei 6 Talenti Italiani del Web Under 30 nel 2012. Nello stesso anno ho vinto il Premio Web Italia “Giuria dei Giovani” con un sito web esperienziale ed animato. Possiamo parlare di codice o di hardware, di librerie e di tecnologie, di database, di sistemi operativi, di server… “Il computer” ha davvero pochi segreti per me, grazie a tantissima pratica e alla Laurea in Ingegneria Informatica, conseguita all’Università di Bologna, dopo il Liceo Scientifico, dove però davo il meglio in letteratura e inglese.

Sono un appassionato di fotografia, una passione ereditata da mio nonno Raffaele, da cui (oltre al nome e alla Minolta a pellicola) eredito anche la capacità di montare, smontare e aggiustare un po’ di tutto. Ho studiato fotografia qualche anno e oggi a volte scatto le fotografie per i lavori che faccio. Sebbene siamo in piena era digitale, in passato ho voluto scattare su pellicola per allenare l’occhio e il pensiero, per migliorare la composizione nella mia testa, per osservare meglio la scena e pensare prima di scattare.

L’inclinazione verso la fotografia e un po’ di gusto estetico mi hanno aiutato anche ad entrare nel mondo della grafica. Lavorando ogni giorno al fianco di designer professionisti ho affinato il gusto, ho studiato le tecniche, osservo ogni cosa e mi ispiro continuamente. Ho approcciato anche il mondo della stampa: le tecniche, le finiture, le carte, le opportunità che il mondo analogico offre ai prodotti tradizionali.
Oggi, per rilassarmi dalle mie attività più stressanti, con della buona musica di sottofondo disegno ancora alcuni siti web.

Amo cucinare (e la mia famiglia sembra apprezzare), altrimenti non avrei perseguito la strada della comunicazione nel campo Food & Wine.

Dopo la laurea sono partito per la California, ho viaggiato e lavorato per qualche mese, toccando diverse città degli States. Ho respirato l’aria della Silicon Valley, ho fatto tante esperienze. Alla fine ho scelto di tornare in Italia ed affondare le radici qui, dove ho costruito una famiglia e il mio lavoro.

Come Project Manager ho gestito e gestisco progetti ed eventi. Nel 2010 sono stato responsabile, nella città di Istanbul, dei mondiali di Basket FIBA (Federazione Internazionale di Basket), per la parte di comunicazione e dressing dei campi da gioco. È stata un’esperienza di enorme crescita professionale. Avevo 24 anni e l’ho colta al volo.

Ho concentrato il mio interesse nel mondo della comunicazione da quando realizzo siti web. Ho sempre fatto questo lavoro e da lì ho allargato naturalmente gli interessi e le competenze verso i settori collaterali della comunicazione: Video, Social, Performance, App. Ho sempre avuto la curiosità di andare oltre la tecnica e di vedere i progetti da una prospettiva più larga. Questo mi ha portato a studiare e formarmi su diversi ambiti della comunicazione.

Dopo anni di esperienza da freelance ho avviato l’agenzia Circle Studio nel 2013 e da allora sono in continua evoluzione tutti i giorni, felice di aver scelto – a partire dal 2016 insieme al mio socio e collega Francesco Cinapri – un settore verticale (il food) e di poterlo affrontare in modo orizzontale, multidisciplinare, integrato e completo.

Con Circle ho realizzato e realizzo tanti progetti, faccio tanta esperienza; incontro tante persone, imparo ogni giorno cose nuove. Se volete dare un’occhiata ai nostri lavori, fatelo da qui. Fallire e sbagliare sono prove alla base di ogni successo e ogni insegnamento. È da qui che parte la mia voglia di migliorare, sempre.

Rimettendo insieme quello che vi ho raccontato finora dopo aver letto delle persone multipotenziale, ho capito che i tre vantaggi citati da Emilie Wapnick sono veri.

  1. Capacità di sintesi delle idee
  2. Apprendimento rapido
  3. Capacità di adattamento

 

Personalmente, la capacità di sintesi mi aiuta ad avere una visione d’insieme concreta di ogni progetto. La famosa “Big Picture”. Grazie alle competenze tecniche trasversali riesco ad avere una visione dei diversi pezzi di un progetto conoscendone i diversi aspetti tecnici.
Avere una base di conoscenza delle tecnologie ed una propensione naturale ad esse mi aiuta in un apprendimento rapido delle nuove cose; non parto quasi mai da zero, non mi scoraggio perché spesso mi trovo ad essere un “principiante” in ciò che approccio per la prima volta ma mi butto a capofitto e ne vengo fuori.

Infine l’adattamento. È una grande risorsa, sul lavoro, sapersi rimboccare le maniche e poter ricoprire diversi ruoli e svolgere diversi compiti a seconda di ciò che serve e dell’interlocutore che ho davanti (il collega, il cliente o il fornitore). Avere il coraggio di andare avanti e adattarsi alle difficoltà è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi.

Saper affrontare un progetto di comunicazione avendone una visione d’insieme, poter fornire un apporto trasversale, organico e concreto al progetto vedendone la più ampia prospettiva, è sicuramente un asset di risorse con cui affronto il lavoro quotidiano.

Infine, mi piace sognare. E mi piace farlo in grande, per la mia professione, per la mia azienda, per il mio futuro. Mi piace l’idea di poter profondere le mie capacità in progetti unici. Vederli realizzati è la più grande soddisfazione, sentire che le idee si trasformano in progetti e i progetti in prodotti è adrenalina pura, ogni giorno.

Il prossimo anno festeggerò 20 anni dal mio primo sito web commissionato e pagato. Sono tante le persone che devo ringraziare per quello che mi hanno dato e continuano a darmi in questo percorso, ma devo ringraziare anche la mia perseveranza, la mia ambizione, la passione per ciò che faccio e la mia voglia di crescere e provare, sempre.